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Centenario di Caporetto: conferenza in Biblioteca (ottobre ’17)

Centenario di Caporetto: conferenza in Biblioteca

Quando approfondire la Storia non è più un’imposizione scolastica, bensì una libera scelta, l’analisi di grandi eventi del passato coinvolge ed appassiona!

Legnano – Ci sono anniversari che non vanno festeggiati, ma che è giusto ricordare per le lezioni che ci hanno dato, come il centenario della Rotta di Caporetto, tremenda disfatta dell’esercito italiano durante la Prima Guerra Mondiale, avvenuta il 24 ottobre del 1917 e che ebbe significative ripercussioni in ambito sociopolitico a quel tempo, rimanendo nell’immaginario collettivo e nel linguaggio comune come sinonimo di clamorosa ed inusitata sconfitta.

Dopo che i legnanesi avevano già sentito parlare di questa ricorrenza grazie alle poesie di Giuseppe Tirinnanzi, presentate come introduzione alla premiazione del Premio Letterario a lui intitolato, nel pomeriggio di sabato 28 ottobre si è tenuta una conferenza alla Biblioteca Civica di via Cavour: a partire dalle 16.15, in una delle sale del piano terra, è stato mostrato un documentario di RAI Storia, seguito dagli approfondimenti del professor Giancarlo Restelli, promotore dell’iniziativa.

Grazie a questa interessante “lezione di storia”, personaggi come i generalissimi Cadorna, Badoglio e Diaz hanno riacquisito una tridimensionalità che i libri scolastici difficilmente riescono a restituire e i molti presenti hanno potuto capire molto più profondamente gli eventi nefasti e le scelte infelici, – per usare un eufemismo -, che portarono ad una delle pagine più nere per l’Italia del XX secolo.

Come visto nella registrazione del programma televisivo condotto dallo scrittore Carlo Lucarelli e poi ribadito dal professor Restelli, alle prime luci dell’alba di quel triste giorno dell’autunno di 100 anni fa, le truppe austro-ungariche, ottenuto il rinforzo di ben sette divisioni di soldati tedeschi guidati dal generale Otto von Below, sfondarono le linee italiane lungo l’Isonzo: con tecniche di battaglia ingegnose ed innovative e l’impiego del temibile gas fosgeno, i contingenti degli “invasori” ebbero facilmente la meglio sulle truppe italiche, abituate da Cadorna ad azioni offensive, ma completamente incapaci di difendersi da strategie più raffinate e mitragliatrici che non lasciavano scampo, con conseguente massiccia perdita di vite umane e di armi.

Nei giorni successivi, diversi kilometri più a sud, il Piave in piena “mormorava”, facendo da sbarramento all’avanzata del nemico, ma il disastro era ormai compiuto. I numeri della Rotta di Caporetto risultano a tutt’oggi davvero impressionanti: 11.000 morti, 30.000 feriti, 250.000 prigionieri, 300.000 sbandati, 400.000 civili in fuga e tra di essi anche Legnano pagò un pesante tributo di sangue.
Le responsabilità di questa carneficina sono da imputarsi a diversi fattori, primo fra tutti l’errore umano compiuto da Luigi Cadorna e dai suoi collaboratori di sottovalutare l’avanzata austro-tedesca: basti pensare che il colonnello Angelo Gatti, storiografo ufficiale del Comando Supremo, nel suo “Diario di Guerra” scrisse che quella sera stessa era andato al cinema, mentre il nemico si infiltrava subdolamente tra le linee italiane…

Molte le domande poste al relatore dal pubblico presente, cosa che ha prolungato il dibattito ben oltre l’abituale orario di chiusura della Biblioteca, normalmente fissato alle 18.00: alla nostra domanda se i generali italiani, a differenza degli spregiudicati austro-tedeschi, avessero conservato un’idea ormai più anacronistica della guerra, basata su codici “cavallereschi” di rispetto dell’avversario, trovandosi quindi spiazzati davanti al modo di combattere ben più sleale del nemico, il professor Restelli ha risposto positivamente: questo poteva essere uno dei tanti fattori che hanno reso inadeguato l’esercito italiano a Caporetto e, per approfondire anche le tematiche più “umane” in questo senso, il signor Gian Maria Galli ha suggerito la lettura del libro “Un anno sull’altipiano” di Emilio Lussu, consiglio che giriamo anche a tutti i nostri lettori!

Prossimo appuntamento con la Storia raccontata da Giancarlo Restelli, sabato 11 novembre, con la conferenza “Dieci giorni che sconvolsero il Mondo. Ottobre 1917 – i bolscevichi al potere in Russia”, sempre presso la Biblioteca Civica Augusto Marinoni,