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Legnanonew “Gli italiani in Libia” 18 ottobre 2011

Ieri sera, martedì 18 ottobre 2011, in Sala Ratti, conferenza del prof. Giancarlo Restelli sul tema “Gli italiani in Libia”.

Enrico Gussoni, giovane liceale e nostro collaboratore, qui di seguito ci fa partecipe delle sue considerazioni.
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Tempo fa mi immbattei in alcuni vecchi numeri di “Storia Illustrata” di un mio lontano zio. Sfogliandone uno trovai un articolo sulla conquista italiana della Libia e rimasi esterrefatto leggendo cifre ed avvenimenti di quel triste periodo: 100.000 morti libici (un ottavo della popolazione), miliardi e miliardi di lire spese per la guerra, 20 anni di conquista…

Ieri sera si è tenuta alla Sala Ratti una conferenza diretta da Giancarlo Restelli sullo stesso argomento, solo che i numeri sono diventati nomi e i fatti si sono tramutati in scene indimenticabili, grazie anche all’uso di filmati d’epoca e del film “Il Leone del Deserto” (1981, fortemente voluto da Gheddafi che vi ha inserito anche molte esagerazioni a scopo politico, come ad esempio la sua impossibile apparizione) apparso in Italia solo dopo l’ ultima visita del Rais.

Della triste storia sono stati esaminati tutti i vari aspetti: economici, sociali, politici, militari… e sono emersi fatti molto interessanti come l’ antibelligeranza di Mussolini, il disimpegno della Chiesa, la disinformazione attuata dai nazionalisti…

Ma anche aneddoti più curiosi come il primo bombardamento aereo della storia effettuato il 1° Novembre 1911 da Giulio Gavotti che lanciò alcune bombe a mano su un gruppo di ribelli.

La sostanza di questa lezione è stata veramente notevole anche se ben contenuta durante la serata e chiaramente illustrato dal relatore.

Al termine della discussione e del dibattito, in cui è intervenuto anche il Sig. Castiglioni con alcune consederazioni sulle cause fortemente capitalistiche della guerra, è stato presentato il libro “Risorgimento: Questioni aperte” scritto da sette insegnanti di Legnano e dintorni.

È stata una relazione importante in un momento come questo, nel quale l’Italia è ancora presente il Libia sia militarmente che economicamente (e questo, bisogna ricordarlo, lo è sempre stato anche negli anni della cacciata dei coloni da parte di Gheddafi). Infatti, è fondamentale studiare gli eventi del nostro passato per prevedere il nostro avvenire.

ENRICO GUSSONI  per  Legnanonew