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Qualche considerazione sulla guerra in corso

Probabilmente la guerra tra Russia e Ucraina verrà letta dagli storici futuri come un classico esempio di risultati non voluti dopo la definizione degli obiettivi di guerra da conseguire con l’immancabile vittoria.

Che cosa voleva la Russia all’inizio del conflitto?

– riportare la Russia a una posizione forte a livello mondiale dopo il disastro del crollo dell’Urss (1991)

– ribaltare i rapporti di forza a livello mondiale (alleanza Russia-Cina-India) accentuando il declino degli USA e rendendo ancora più visibile l’immaturità politico-militare della UE

– contenere l’espansione della NATO e fare pressioni sui paesi dell’est Europa mostrando la forza militare della Russia

– cambio di regime a Kiev con la nascita di un governo fantoccio e ampie acquisizioni territoriali in Ucraina

Quali “risultati” la Russia ha finora ottenuto?

– la NATO si sta allargando ancora di più con il prossimo ingresso di Svezia e Finlandia. Alla Russia è rimasta solo la Bielorussia in Europa

– il probabile ingresso rapido dell’Ucraina nella NATO e nella UE

– gravissimi danni all’economia russa e alla stessa credibilità di Mosca nel mondo

– gli USA porteranno le spese militari al 3 o 4% del PIL

– il riarmo tedesco – 100 miliardi solo quest’anno. E’ caduto un tabù: la Germania si riarma! Nel quadro di NATO e UE? O autonomamente?

– il riarmo giapponese in Asia (!). Con Tokyo la Russia ha ancora il contenzioso delle isole Curili

– Il riarmo spagnolo, italiano, francese … all’interno della NATO e nella UE

– maggiore centralizzazione dei poteri della UE e avvio di un programma di forte riarmo

– il rilancio del ruolo europeo e mondiale della Gran Bretagna

– accentuazione in Polonia, Romania, Moldavia e nelle tre repubbliche baltiche del tradizionale odio antirusso

– rapida militarizzazione dei paesi dell’Est post-sovietico

– rapporti sempre più difficili con la Turchia che mettono in forse il controllo russo del Mar Nero

– la “guerra per procura” degli USA sta indebolendo gravemente la Russia, potenziale alleata della Cina

– la Cina stessa si troverà a soccorrere un alleato dimezzato e dissanguato

– la nascita di un forte nazionalismo ucraino in funzione antirussa

– probabile perdita delle posizione che oggi i russi hanno in Libia e Siria

– probabili tensioni in Georgia, Cecenia e nel mondo mussulmano russo

– lacerazioni che dureranno a lungo tra il mondo cattolico e il mondo cristiano-ortodosso russo

Certo, la guerra è ancora in corso ma ben difficilmente le cose potranno essere rovesciate.

La cricca di Putin ha sbagliato clamorosamente le previsioni:

– si aspettava una debole reazione degli USA alle prese con il “declino relativo” e i problemi del dopo-Tramp

– credeva che gli europei si sarebbero divisi tra loro agitando lo spauracchio degli approvvigionamenti energetici

– credeva che gli ucraini avrebbero accolto con il loro plauso l’ingresso delle armate russe (accolti con “pane e fiori”)

– con la vittoria in Ucraina Putin avrebbe potuto trattare con gli USA, la Cina, la UE e l’India da nuove posizioni

Se Atene piange Sparta non ride.

– anche in caso di vittoria parziale l’Ucraina dovrà affrontare problemi enormi di ricostruzione del paese

– probabilmente una parte del territorio sarà presa dai russi

– tutte quelle armi in circolazione moltiplicheranno per anni la criminalità comune

– l’ingresso nella NATO e nella UE non risolverà certo i problemi più comuni, anzi accentuerà la contrapposizione con la Russia del dopo-Putin

– NATO e UE renderanno Kiev succube di due potenti alleati

Chi sembra finora averci guadagnato sono USA e UE:

– gli Stati Uniti però stanno spingendo una sempre più debole Russia tra le braccia della Cina (risultato non voluto)

– il riarmo europeo e la maggiore centralizzazione politica a Bruxelles non possono non allarmare Biden

– la UE si riarma e magari risolve problemi storici di forza politica e militare però deve fare i conti con lo spauracchio di una grave crisi energetica

La Cina?

– la Cina sta alla finestra in attesa di capire molte cose sull’annosa questione di Taiwan

– ha capito che non è il caso a breve di provocare gli USA

– la guerra in Ucraina non facilita per nulla un paese affamato di export

– una Russia debole e umiliata non potrà essere un partner affidabile nei prossimi anni

Se Putin ha fallito clamorosamente le sue previsioni ciò non vuol dire che questa guerra era evitabile così come possono essere evitabili i conflitti armati in genere.

La guerra non è la dannazione dell’uomo da Caino in avanti ma un fenomeno ben definibile in una società basata sul profitto e la contrapposizione delle classi.

Solo un radicale ribaltamento dei rapporti di classe a livello mondiale può mettere fine all’imperialismo delle nazioni più grandi e ai nazionalismi delle piccole nazioni forieri di guerre.