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La caduta del Muro di Berlino

La caduta del Muro di Berlino

9 novembre 1989

Appunti

Una data ricorrente

– Il 9 novembre torna ossessivamente nella storia tedesca.

Il 9 novembre del 1918, ossia 91 anni fa, la Germania diventava una repubblica con la fuga del Kaiser verso il suo esilio dorato in Belgio. L’11 novembre poi finisce la guerra con l’armistizio tra la Germania e i suoi nemici.

– Il tentativo di colpo di stato di Hitler con Ludendorff accanto a Hitler è del 9 novembre del ’24.

– La Notte dei cristalli, ossia la prima persecuzione contro gli ebrei, è del 9 novembre del ’38 (i nazisti erano convinti che la sconfitta della Germania fosse da imputare agli ebrei);

– La caduta del Muro di Berlino è del 9 novembre dell’89.

La Germania nel 1945

– Nel maggio del ’45, quando finisce la guerra, la Germania presenta un quadro spaventoso. “Germania anno zero” di Roberto Rossellini.

Freddo, fame (primo inverno), 7 milioni di morti, i bombardamenti, le città in cenere, mancano tutti i servizi essenziali, il mercato nero, l’arrivo in massa dei profughi dell’Est (13-14 milioni con due milioni di morti).

Il processo di Norimberga (dal 14 novembre ’45 all’ottobre del ’46) vede le 4 potenze vincitrici sostanzialmente ancora unite.

Yalta e Posdam

– A Yalta, in Crimea, dal 4 all’ 11 febbraio del ’45, i tre Grandi pianificarono la divisione del mondo e dell’Europa in aree di influenza (es. Italia) e il futuro della Germania sancendo la presenza temporanea di tutte e tre le potenze vincitrici a Berlino, poi il territorio tedesco sarebbe stato diviso in zone di occupazione distinte. Ai sovietici la parte orientale, ai britannici la parte nord-occidentale e a quello americano la sud occidentale. Poi fu ritagliato lo spazio francese prendendolo dal settore americano e inglese.

Un altro incontro però era importante per definire le sfere di influenza appena finita la guerra.

– A Potsdam, luglio del ’45, vicino a Berlino, si tenne una conferenza con Truman al posto di Roosevelt e Attlee al posto di Churchill.

A Potsdam vengono fissati i criteri per l’amministrazione quadripartita della Germania.

Vennero definiti rigidamente i confini: la Polonia avrebbe confinato lungo l’Oder-Naisse (acquisendo alcuni territori tedeschi). Era ormai operante la divisione della Germania in sfere di influenza mentre Berlino veniva gestita da un Comando quadripartito.

Berlino ovest si trova a 160 km dal confine con la Germania occidentale. È una sorta di “isola liberale” nell’oceano comunista.

I settori sovietici sono il Meclemburgo, il Brandenburgo, la Turingia, la Sassonia e la Sassonia-Anhalt.

– Anche l’Austria venne divisa in quattro settori di occupazione e Vienna venne ulteriormente divida tra le quattro potenze vincitrici.

– Nel 1952 le due Germanie sono chiuse da una frontiera impenetrabile fatta di filo spinato, “terra di nessuno” e campi minati. Si poteva emigrare solo da Berlino est verso l’Ovest. La frontiera è lunga 1.350 km

La Guerra Fredda

– Nella primavera del ’46 Churchill parla Fulton, negli Stati Uniti, della presenza di una “cortina di ferro da Stettino fino a Trieste, dal Baltico all’Adriatico”

– Nel marzo del ’47 Truman denuncia le aree di scontro in Medio Oriente, Turchia e Grecia. Nasce la “dottrina Truman”: si basa sul “contenimento” dell’espansionismo sovietico

– Nell’aprile del ’47 gli Usa lanciano il Piano Marshall per ricostruire l’Europa. Importanza per l’Italia. Il Piano Marshall è esteso alla Germania occidentale. L’Urss rifiuta i dollari americani

– Nel 1948 sorge il Comecon (rapporti economico bilaterali tra l’Urss e i singoli paesi dell’area comunista)

Adenauer e Ulbricht

– Nella parte orientale i sovietici impongono l’unificazione tra il Kpd (partito comunista) e Spd (partito socialdemocratico) nella Sed (partito socialista tedesco unificato) sotto la guida di Walter Ulbricht.

Ulbricht, come Tito e Togliatti, ha un passato di fedelissimo di Stalin durante la permanenza a Mosca negli anni Trenta. Nella parte occidentale intanto gli alleati avviano la ricostruzione.

– Il leader della Germania occidentale è Conrad Adenauer, leader della cattolica Cdu (il partito poi di Kolh). Governa dal 1949 al ’63.

La Germania Est procede alla ripresa economica con la nazionalizzazione della terra (escludendo gli junker prussiani) e con la proprietà statale delle industrie. La ripresa è difficile perché i sovietici hanno portato nei loro confini i macchinari migliori.

Nei primi anni del dopoguerra i cittadini di Berlino sono liberi di muoversi a loro piacimento in tutti i settori.

L’obiettivo di Mosca è escludere gli occidentali da Berlino con una prova di forza oppure creare una Germania neutrale e disarmata su cui esercitare influenza politica.

Il Blocco di Berlino

Nella notte fra il 23 e il 24 giugno del ’48 scatta il “Blocco di Berlino”. Tagliò fuori Berlino occidentale da resto della Germania bloccando il corridoio autostradale e la ferrovia. A questo punto Berlino occidentale è isolata.

Gli occidentali rispondono con un gigantesco ponte aereo capace di assicurare alla città di tutto (fino a 6.400 tonnellate al giorno). In totale, in poco più di un anno, furono 278.000 i voli aerei solo per rifornire il settore occidentale (con voli che atterravano a Belino ovest anche ogni 9 secondi).

Americani, inglesi e francesi vincono il braccio di ferro con Stalin e i sovietici rinunciano al blocco.

La città simbolo degli orrori del nazismo diviene in pochi anni il simbolo della resistenza all’oppressione.

Nascono la DDR e la RFD

– L’8 maggio del ’49 nasce la Rdt, ossia la repubblica federale tedesca con capitale Bonn. Nella costituzione è auspicata la riunificazione della Germania.

– La Germania dell’est nasce pochi mesi (7 ottobre) dopo con il nome di Repubblica democratica tedesca (DDR).

– La Germania entra nella Comunità europea del carbone e dell’acciaio (aprile 1951) con Belgio, Olanda, Francia, Italia e Lussenburgo. Scelta europeista di Adenauer

– Nel ’55 è abrogato lo statuto di occupazione: la Germania ovest diventa stato sovrano. La Germania entra nella Nato

– Nel ’55 nasce il Patto di Varsavia in cui entra la DDR (de de er)

Nel 1957 nasce la Comunità economica europea con la Germania occidentale.

Rivolta di Berlino Est

Rivolta di Berlino Est (16 giugno ‘53). Stalin era morto il 5 marzo.

La protesta è massiccia con centinaia di migliaia di operai nelle piazze. Intervento dei carri armati sovietici. Ci furono una quarantina di morti. Le potenze occidentali non intervennero.

Nell’estate del ’53 ci fu la prima esplosione termonucleare sovietica che ristabilisce l’equilibrio nucleare con gli Usa.

– 1956: Rivolta ungherese e a Poznan (Polonia)

Costruzione del Muro a Berlino

“Muro della pace” / “Muro di difesa antifascista” / il “Muro della vergogna”

A volerlo fortemente è il leader della SED, Walter Ulbricht: emorragia di personale qualificato, traffico di valuta, contrabbando, impossibilità di controllare i traffici da una parte all’altra di Berlino.

Dal 1945 al 1961, 4 milioni di persone dell’est erano passate all’ovest. Dal ’49 al ’61, 2.800.000 persone (una su sei). La Germania est rischiava il tracollo.

Ogni giorno migliaia di persone di muovevano da un settore all’altro con la massima naturalezza (metropolitana, sopraelevata, percorrendo alcune strade).

Ogni giorno 1.400-1.600 persone abbandonavano la Germania dell’est. Il 5 agosto fuggirono 3.200 persone. I 50.000 berlinesi orientali che lavoravano all’ovest dovettero rinunciare al lavoro. Si poteva invece passare in senso contrario (“voto con i piedi”).

Altri motivi:

– il Muro marca i confini dell’impero Sovietico mai riconosciuto dopo il ’45 dopo il fallimento della proposta di una Germania neutrale politicamente e disarmata. Fallimento anche del tentativo di allontanare gli occidentali da Berlino ovest

12-13 agosto 1961

Fu inizialmente costruito nella notte tra il 12 e il 13 agosto del 1961 con una barriera di filo spinato, due giorni dopo furono posizionati blocchi di cemento precompresso. Ultima fughe.

Da quella notte il numero di passaggi venne fortemente ridotto. La prima vittima è un tedesco orientale ed è ucciso dalla Vopo il 17 agosto.

Il Muro è lungo 166 chilometri e racchiude tutta la zona occidentale di Berlino.

In quel momento borgomastro di Berlino ovest è Willy Brandt, futuro cancelliere tedesco. Il Muro rende più difficile la riunificazione della Germania.

–  Proteste di Adenauer e Brandt.

– Deboli e tardive proteste occidentali. La protesta riguarda soprattutto i diritti di passaggio a Berlino est. Adenauer e Brandt protestano fortemente così come i berlinesi dell’ovest. Solo mugugni a Berlino est (ricordo della repressione del ’53).

In privato Kennedy disse che il Muro dava soddisfazione all’Urss ed evitava la guerra. Un diplomatico americano disse che il Muro era “una buona cosa”.

Fasi di costruzione

– La prima fase è la posa del filo spinato sostenuto da pali piantati nel terreno (sabato notte),

– Il giovedì successivo si passò alla seconda operazione, ovvero la chiusura del confine con pesanti blocchi di calcestruzzo (inizio dell’edificazione del Muro).

– Vennero murati rapidamente i palazzi che avevano l’ingresso a est e il retro a ovest. Poi furono abbattuti per fare spazio a una striscia di terra (“Terra di nessuno”) tra due muri (il secondo edificato successivamente). Tra i due muri venne scavato un profondo fossato, con alte torri di controllo, campi minati, cani alsaziani che correvano lungo il perimetro, riflettori, mitragliatrici automatiche

Le fughe

Le fughe rappresentano uno dei capitoli più straordinari legati alla storia del Muro.

Si fuggì in mongolfiera; travestiti da ufficiali americani e ufficiali sovietici; utilizzando una gru per lavori edilizi; guidando una locomotiva verso Berlino Ovest; con le scale, abbattendo il muro con mezzi militari o mezzi rafforzati (piastre metalliche); nascondendo persone nel vano-motore e nei doppi fondi delle autovetture, nuotando e attraversando i canali; scavando tunnel improvvisati. A volte i tunnel vennero scoperti, altre volte i lavori furono abbandonati per forti infiltrazioni di acqua.

Il tunnel più lungo fu di 130 metri (fuggirono 57 orientali). Nella costruzione di questo tunnel collaborarono due studenti italiani allora a Berlino est i quali potevano passare il confine quando volevano;

Furono rubati passaporti a ignari turisti tedeschi dell’ovest; per far fuggire la propria fidanzata rimasta nell’est, un giovane profugo nell’ovest fece innamorare….; si fuggi con una tavola di winsurf dalle spiagge del Baltico verso la Danimarca….

Gli anni del “disgelo” / anni Sessanta e Settanta

– Con Brandt nasce nel ’63 la Ostpolitik, ossia la ricerca di un dialogo con l’altra Germania: “Due stati, una nazione”, a est si risponde: “Due stati, due nazioni”. Brandt è in questo momento ministro degli esteri di un governo di coalizione tra CDU e SPD

Brandt divenne cancelliere nel 1969 e ottenne il nobel per la pace nel ’71.

– Nel 1957 la Germania contribuisce alla creazione della Comunità europea

– Nel 1970 primo incontro tra un primo ministro della repubblica democratica e il cancelliere della repubblica federale. Nel 1973 la DDR entra all’ONU simultaneamente alla Germania federale.

– Gli anni settanta sono anni di distensione tra le due Germanie: vennero concesse ampie facilitazioni al transito per Berlino nei due sensi. Honecker è segretario della SED nel ’71.

– Nel ’72 è firmato un Trattato fondamentale tra le due Germanie (rapporti diretti basati sul riconoscimento delle rispettive sovranità).

– Il posto di Brandt fu assunto dal ’74 da Helmuth Schmitd come cancelliere. Continua con buoni risultati la Ostpolitik (visita di Honecker a Bonn nell’87). Honecker conosce bene la “dottrina della sovranità limitata”.

– Kolh è cancelliere dall’82

– Forte interscambio economico tra le due Germanie

– Per milioni di cittadini dell’est e dell’ovest diventa abbastanza facile muoversi nei due sensi. Ciò è possibile già dal 1963

– La Germania est diventa il paese più stabile e ricco del blocco comunista / “Prussia rossa”

– Miglioramento del benessere ma onnipresenza della Stasi

– Nel 1983 la DDR è il dodicesimo paese industrializzato al mondo

I segni della crisi

– Michail Gorbaciov è segretario del partito comunista dal 1985. “Perestroika” e “glasnost”: tentativo di salvare l’Urss con una politica di riforme.

– La crescita degli USA (politica Regan), Cina, Germania ovest e Giappone richiedono una risposta sovietica

– Risultati controproducenti: forte autonomismo regionale, richiesta di autonomie dal potere centrale, nessun miglioramento economico, forti speranze di cambiamento

– Gorbaciov fa capire chiaramente che l’Urss non potrà + sostenere i paesi del Patto di Varsavia

Fatale 1989 / quando la storia rende vorticoso il suo ritmo

– Da luglio molti cittadini dell’est chiedono asilo alle ambasciate tedesche occidentali a Praga, Budapest.

– A settembre il governo ungherese apre le proprie frontiere con l’Austria. Nella DDR cresce l’agitazione.

– Il 7 ottobre è festeggiato il 40esimo di fondazione della DDR con la presenza di Gorbaciov: la folla inneggia al ledere sovietico.

– Il 16 ottobre grande marcia della pace a Lipsia (300mila persone), la polizia non interviene.

– Il 18 ottobre dimissioni di Honecker, gli succede Egon Krenz.

– Il 4 novembre scendono in piazza un milione di berlinesi dell’est

– Crisi nella SED il 7 novembre si dimette il governo

– La sera del 9 novembre è annunciata la libertà di espatrio per tutti i cittadini della Germania orientale (l’annuncio è del portavoce Gunter Schabowski).

– Con le elezioni del 1990 nascono nuovi partiti nella Germania est che vogliono la riunificazione a fianco di Kolh.

Riunificazione tedesca

– La riunificazione tedesca avvenne il 3 ottobre 1990

– Timori poi fugati in Francia, Polonia, Gran Bretagna e Usa

– “Nessun costo”, motto di Kohl

– Smantellamento dell’apparato produttivo e dell’agricoltura dell’est: privatizzazioni e chiusura fabbriche

– Nel 1992, è rimasto solo il 32% del potenziale produttivo dell’89; 1/3 sono disoccupati

– “Grande bugia” di Kohl

– Aumento del costo della vita; “Muro nelle teste”: pregiudizi da una parte e dall’altra; smantellamento della protezione sociale; nascita di organizzazioni neonaziste contro i nuovo emigranti

– Forti investimenti da ovest verso est mal digeriti dai cittadini dell’ovest

Giancarlo Restelli