Ricordo di un amico
(ispirata a “In memoria” di G. Ungaretti )
Si chiamava Paulin Gjergji
albanese di Scutari ,
brutali guerre di religione
lo avevano fatto cristiano.
Suicida
perché passato e presente
negavano
ogni Patria.
Amò l’ Italia
e volle farsi italiano.
Lavorò duro
cambiò nome:
fu Italo Terreni.
Ma aveva perso
la sua terra
e non era ,
e non poteva essere
italiano.
Non sapeva più
vivere
accanto ai suoi
le grandi feste
dove tutti erano
Fratelli.
E non sapeva più
esprimere
con i canti lamentosi
della sua terra
la sua angoscia
e la sua nostalgia.
In un giorno plumbeo
l’ ho accompagnato
insieme a pochi amici
disperati
che piangevano con me.
Riposa
nel cimitero di Legnano,
città avara
per chi freme
di speranza.
Così si é spento
un sogno
che mai diverrà
realtà.
Forse , oggi ,
solo io
ricordo che visse.